Il ruolo educativo del padre

 

 

I testi della presente sezione provengono da De Vanna U., Sei forte, papà! Il ruolo educativo del padre, (Mondo nuovo 125), Ed. Elledici, Leumann (TO) 1997, passim. Si raccomanda la lettura del testo integrale. Le immagini presenti in questa sezione non fanno parte del testo originale.

 

 

 

 

 

Il signor Piero, un contadino pieno di serenità e di buon senso, ricorda: "Da bambino avevo rubato delle pesche a un vicino di casa.

Ne avevo ancora le tasche piene quando arrivo a casa a raccontare la bravata.

Mio padre sente il racconto, poi domanda: "E sono buone"? "Buonissime!", rispondo.

E gli mostro con la mano una pesca, come per fargliela assaggiare.

Lui mi afferra per il polso, mentre con l'altro braccio si toglie la cinghia e giú nerbate sulle gambe.

La domenica seguente, andando a Messa, incontriamo i vicini di casa.

"Ecco qui chi ti ha rubato le pesche!", dice mio padre.

E mi comanda di andare a servizio da loro per una settimana".

Tanti episodi simili a questo si potrebbero raccontare.

Episodi di un passato che non c'è piú, in cui il padre di famiglia appariva come l'uomo dell'esempio, l'educatore senza indecisioni, il difensore dei principi e dei valori.

Una linearità di comportamento e una durezza che, ne siamo spesso convinti, alla fine portavano i loro frutti.

Mentre oggi assistiamo spesso alla sconfitta delle nostre sottigliezze psicologiche e pedagogiche (p. 3).

 

 

 

 

 

 

Sito ufficiale dell'Editrice Elledici  

 

 

 

 

 

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Davide Riccio ('500) - Auld Lang Syne (The New Year's Eve song)

 

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