PREGHIERA DELLA POLIZIA
Al Patrono S. Michele Arcangelo
A Te, Condottiero delle Angeliche Milizie, si eleva fiduciosa la preghiera di quanti, serrati nei ranghi della Polizia Italiana, Ti acclamano loro Patrono, mentre Ti invocano celestiale animatore dei loro propositi e illuminato consigliere della loro sollecitudine vigilante.
Tu, che avesti da Dio il compito altissimo di fugare gli spiriti tenebrosi, nemici della Verità e della Giustizia, rendi forti, nella reverenza e nella adesione alla Legge del Signore, quelli che la Patria ha chiamato a custodirle, fra i suoi cittadini, concordia, onestà e pace.
E fa che essi rechino dovunque un lievito ardente di umana fraternità, cosí che anche la Legge degli uomini alimenti l'entusiasmo per le cose vere e per le cose giuste.
O San Michele Arcangelo, Tu che porti nel Tuo nome stesso - «Chi come Dio?» - il grido insopprimibile della fedeltà e dell'obbedienza, ottieni rettitudine alle nostre menti, vigore ai nostri voleri, onestà agli affetti nostri: per la serenità delle nostre case, per la dignità della nostra terra!
E cosi sia!
Dalla Vita seconda di Francesco di Assisi, scritta da Tommaso da Celano:
197. «Venerava col più grande affetto gli angeli, che sono con noi sul campo di battaglia e con noi camminano in mezzo all'ombra della morte (cfr. Sal 22,4). Dobbiamo venerare, diceva questi compagni che ci seguono ovunque e allo stesso modo invocarli come custodi.
Insegnava che non si deve offendere il loro sguardo, né osare alla loro presenza ciò che non si farebbe davanti agli uomini (Rm 12,17). E proprio perché in coro si salmeggia davanti agli angeli (cfr. Sal 137,1), voleva che tutti quelli che potevano si radunassero nell'oratorio e lì salmeggiassero con devozione (Sal 46,8).
Ripeteva spesso che si deve onorare in modo più solenne il beato Michele, perché ha il compito di presentare le anime a Dio. Perciò ad onore di san Michele, tra la festa dell'Assunzione e la sua, digiunava con la massima devozione per quaranta giorni. E diceva: «Ciascuno ad onore di così glorioso principe dovrebbe offrire a Dio un omaggio di lode o qualche altro dono particolare»» (FF 785).
PREGHIERA DELLA POLIZIA PENITENZIARIA
Al Patrono S. Basilide martire
Dal grigiore delle carceri, ove l'umanità che ha violato le leggi degli uomini espia le proprie colpe, noi vogliamo, o Signore, che il nostro spirito, superando ogni barriera, si avvicini a Te per ricevere fede e costanza nell'adempimento del dovere.
Ispiraci, o Madre di Dio, misericordia verso coloro che soffrono, in modo che siano in noi conciliati il sentimento fraterno e la necessità del dovere.
Dacci, o S. Basilide, la forza perché mai venga in noi ad affievolirsi l'impegno di servire la società nel nome di Dio e della Patria.
Benedici, o Signore, la nostra Patria, i nostri reparti, le nostre famiglie ed i fratelli che ci sono affidati.
Questo ti chiediamo, o Signore.
E così sia.
Versione recente
Ascolta, o Signore la nostra preghiera.
Dacci luce e forza perché possiamo riuscire a svolgere bene il nostro difficile compito di tutelare la società nell' aiutare chi ha sbagliato per debolezza a ritrovare il senso morale della vita.
La Tua parola illumini la nostra vita, il Tuo amore sostenga la nostra fatica.
Benedici, o Signore, la nostra cara Patria, tutti i nostri Reparti, le nostre famiglie e i fratelli che ci sono affidati.
Dona la Tua pace a tutti coloro che sono caduti nell'adempimento del proprio dovere.
O Vergine Maria, Madre di Dio, ispiraci sentimenti di misericordia verso coloro che soffrono la detenzione, in modo che siano con noi conciliati, e il sentimento fraterno e la necessità del dovere.
Prega per noi, o San Basilide, nostro Patrono, così che la Tua testimonianza di fede, passata attraverso il martirio, sia per noi tutti di fulgido esempio, di immancabile sostegno e di vero conforto.
Amen.
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