Cardinal Contarini

Cardinal Contarini

Il Cardinal Gaspare Contarini (Venezia 1483 - Bologna 1542) fu ambasciatore della Serenissima presso Carlo V (1521-28) e presso la Curia romana. Creato cardinale da Paolo III (1535), collaborò con lui alla riforma interna della Chiesa reprimendo abusi e stendendo il Consilium de emendanda Ecclesia (1537).

Fu inviato come plenipotenziario alla Dieta di Ratisbona (1541) per tentare un accordo con i luterani, ma la sua opera suscitò ingiuste diffidenze e dopo il suo ritorno a Roma fu messo in disparte (Vedasi Fragnito G., Gasparo Contarini. Un magistrato veneziano al servizio della cristianità, (Biblioteca della Rivista di storia e letteratura religiosa - Studi e testi 9), Città di Castello 1988; JEDIN H., Gasparo Contarini e il contributo veneziano alla Riforma Cattolica, in AA. VV., Chiesa della Fede, Chiesa della storia, Brescia 1972, 624-639).

 

 

Il Cardinal Teatino (Giovanni Pietro Carafa) nacque nel 1476 a S. Angelo della Scala (Avellino). Nominato a ventisei anni cameriere pontificio alla corte di Alessandro VI, nel 1503 divenne protonotario apostolico e nell'anno successivo fu nominato vescovo di Chieti. Ebbe l'incarico di legato presso Ferdinando il Cattolico e successivamente presso Enrico VIII d'Inghilterra. Dal 1517 al 1520, fu nominato arcivescovo di Brindisi, anno in cui prenderà parte alla redazione della bolla Exsurge Domine, contro Lutero. Rinunziò alla porpora cardinalizia, ed insieme a S. Gaetano da Thiene, fondò l'Ordine dei chierici regolari. Nel 1536 fu nuovamente proposto al cardinalato, che accettò, divenendo poi decano del S. Collegio e arcivescovo di Napoli. Potenziò notevolmente l'attività dell'Inquisizione. Fu eletto papa nel 1555, assumendo il nome di Paolo IV. Morí il 18 agosto 1559 (per ulteriori approfondimenti cfr. Monti G. M., Paolo IV Papa, in Enciclopedia Italiana, XXVI, Roma 1936, 236-237). Vedasi anche Monti G. M., Ricerche su Paolo IV Carafa, Benevento 1925.  

 Cardinal Sadoleto

Cardinal Iacopo Sadoleto

 

Il Cardinal Iacopo Sadoleto nacque a Modena il 12 luglio 1477. Filosofo e umanista, fu anche notevole latinista, tanto da godere di grande reputazione presso l'Accademia Romana. Già dal 1503 fu canonico di S. Lorenzo in Damaso; per cultura e dolcezza di carattere fu amico del Bembo, del Fregoso e di Filippo Beroaldo il Giovane. Nel 1513 Leone X lo volle suo segretario insieme con il Bembo ed il 24 aprile 1527 gli diede il vescovato di Carpentras. Non lasciò Roma che durante il pontificato di Adriano VI; ma riprese l'ufficio di segretario con Clemente VII. Nel 1527, poco prima del sacco di Roma, si portò al suo vescovato, donde lo richiamò Paolo III, per occuparlo nella progettata riforma della Chiesa nell'ottobre 1536, e il 22 dicembre lo creò cardinale insieme con il Carafa, Rodolfo di Carpi, il Pole, l'Aleandro, ed ebbe parte con loro nella commissione che redasse il celebre "Consilium" di riforma e fu chiamata a preparare il Concilio di Trento del quale fu membro autorevole. Svolse delicate missioni diplomatiche presso Carlo V e il re Francesco I. I suoi scritti sono raccolti nell'Opera omnia, che conobbe due edizioni, delle quali la più nota è quella di Verona: Iacobi Sadoleti Opera quae extant omnia, 4 voll., Veronae 1737-1738.

La sua attività letteraria fu molteplice: fu ammirato per i suoi poemetti (il più notevole quello sul Laocoonte) e le sue orazioni latine e fu uno dei più convinti ciceroniani della sua epoca come si può vedere dal suo copioso epistolario in Pauli epistolam ad Romanos (1535), dove, seguendo gli indirizzi di Erasmo, nella questione della Grazia, inclina ad una specie di semipelagianismo; per questo fu ripreso dal Badia, maestro del S. Palazzo; scrisse un'apologia e corresse la sua opera in una nuova edizione del 1536. Morí a Roma il 18 ottobre 1547 (per ulteriori approfondimenti cfr. Gambaro A., Iacopo Sadoleto, in Enciclopedia Italiana, XXX, Roma 1936, 425-426). Vedasi anche Ritter S., Un umanista teologo: Jacopo Sadoleto, Roma 1912; Douglas R. M., Jacopo Sadoleto (1447-1547): Humanist and Reformer, Cambridge, Mass. 1959.  

 

 

Il Cardinal Reginald Pole nacque nel 1500 nello Staffordshire. Si formò a Oxford e in Italia. Conobbe numerosi umanisti, tra cui Erasmo da Rotterdam. Accolse con imbarazzo il divorzio di re Enrico VIII. Gli fu offerta la sede vescovile di York, che rifiutò, conscio dello scisma inglese ormai prossimo. Nel 1536 fu creato cardinale diacono di S. Maria in Cosmedin. Fu particolarmente benvoluto da Paolo III che lo costituí legato per l'Inghilterra. Fu perseguitato subdolamente da Enrico VIII, che non esitò a maltrattare i suoi familiari e a mandare contro di lui i suoi sicari. Divenne legato papale al Concilio di Trento (1542). Nel conclave del 1549, per un solo voto non fu eletto papa. Ascesa al trono Maria di Stuart, venne ordinato sacerdote ed eletto vescovo di Canterbury nel 1556. A causa di alcuni problemi politici e degli atteggiamenti longanimi coi protestanti, fu privato della legazione ed accusato dinanzi all'Inquisizione. Morí prima di potersi giustificare compiutamente, il 17 novembre 1558 (per una nota biografica più approfondita cfr. Dwyer J. G., Pole Reginald, in New Catholic Encyclopaedia, XI, New York 1966, 486-488). Vedasi anche Shenk W., Reginald Pole, Cardinal of England, New York 1950.