1491 - Nascita di Ignazio Lopez di Loyola ad Azpeitia. È l'ultimo di 13 figli di Beltran Ibañez de Oñaz e di Marina Sanchez de Licona.

1506 - Ignazio, orfano di padre e di madre, è ad Arévalo, paggio del ministro delle finanze del re Ferdinando il Cattolico, Juan Velazquez de Cuellar. Qui riceve un'educazione cavalleresca.

1515 - Ignazio è accusato di gravi delitti, commessi ad Azpeitia durante il carnevale. Si ignora come terminò il processo.

1517 - Dopo la morte di Juan Velazquez de Cuellar, Ignazio si reca presso il castello di Antonio Manrique, duca di Najera e viceré di Navarra: vi rimarrà fino all'età di 26 anni.

1521 - Durante l'assedio della fortezza di Pamplona da parte dei Francesi, Ignazio rimane gravemente ferito alle gambe da una palla di cannone e viene ricondotto a Loyola. Alla vigilia della festa di San Pietro, verso il quale aveva una speciale devozione, comincia lentamente a migliorare. Durante la convalescenza, non trovando in casa i racconti cavallereschi da lui preferiti, legge la Vita di Cristo di Ludolfo il Certosino e la Leggenda aurea (vite di santi) di Giacomo da Varazze. Nell'autunno ebbe luogo la conversione di Ignazio. Desidera seguire l'esempio dei grandi santi, in particolare di Francesco d'Assisi e di san Domenico, e mettersi al servizio di Cristo.

1522 - Ignazio si reca prima a Aranzazu (santuario vicino a Loyola) e poi a Montserrat (poco distante da Barcellona), presso l'abbazia benedettina, dove fa la confessione generale della sua vita. Alla vigilia della festa dell'Annunciazione, trascorre tutta la notte in preghiera in una singolare «veglia d'armi». Quindi depone i suoi abiti cavallereschi e, vestito da pellegrino, parte per Manresa, dove conduce per più di un anno una vita di preghiera e di penitenza. Ignazio comincia a scrivere gli Esercizi Spirituali.

1523 - Ignazio arriva a Barcellona, da dove vorrebbe imbarcarsi per Gerusalemme. Si imbarca invece per Gaeta e da qui si dirige verso Roma. Incontra papa Adriano VI, che benedice il suo prossimo pellegrinaggio nei luoghi santi. Da Venezia parte per la Terra Santa. Visita Gerusalemme, il Santo Sepolcro, Betania, Betlemme, il Giordano, il Monte degli olivi, e vorrebbe fermarsi in quei luoghi, ma deve rinunciare al suo progetto perché il superiore dei Francescani glielo proibisce.

1524 - Rientra a Venezia, va a Genova e da qui si imbarca per Barcellona, dove comincia, a trentatré anni, a studiare la grammatica latina.

1526 - Decide di studiare filosofia e teologia ad Alcalá. Altri compagni si aggiungono a lui: Calixte de San Juan de Arteaga, Lope de Cáceres e un giovane francese, Jean de Raynald. Ignazio e i suoi quattro compagni sono inquisiti dal Vicario generale della città. Ignazio, dopo aver tentato di trasferirsi presso l'università di Salamanca, decide di trasferirsi a Parigi.

1528 - Nella capitale francese Ignazio rimase fino al 1535, ottenendo il dottorato in filosofia. Riunisce attorno a sé alcuni giovani maestri: Pietro Favre, Francesco Xavier, Laínez, Salmerón, Rodrigues, Bobadilla, con i quali nella cappella di Montmartre, il 15 agosto 1534, fa voto di vivere in castità e in povertà e di recarsi a Gerusalemme. Se poi per qualsiasi ragione quel pellegrinaggio non si fosse realizzato essi si sarebbero rimessi alla decisione del Papa perché fosse lui a fissare il luogo dove esercitare il loro servizio sacerdotale.

1537 - Ignazio si trasferisce in Italia: prima a Bologna e poi a Venezia, dove è ordinato sacerdote. Insieme a Favre e Laínez si avvicina a Roma, rinunciando definitivamente a tornare in Terra Santa. A 14 chilometri a nord della città ha una straordinaria esperienza mistica (visione di La Storta), che lo conferma nell'idea di dare il nome di Gesù a quella Compagnia o gruppo di apostoli, che attraverso di loro il Signore Gesù stava facendo nascere.

1538 - Ignazio e i suoi compagni si offrono al Papa, secondo il voto di Montmartre. Il papa Paolo III accetta la loro offerta e come prima missione indica loro la catechesi di tutti i bambini delle scuole di Roma. Ignazio celebra la sua prima messa la notte di Natale nella cappella della natività della basilica di Santa Maria Maggiore.

1539 - Paolo III approva a voce la formula del nuovo Istituto.

1540 - Il 27 settembre Paolo III approva la Compagnia di Gesù con il decreto Regimini Militantis Ecclesiae.

1541 - L'8 aprile Ignazio è eletto all'unanimità Preposito generale della Compagnia. Chiede una nuova elezione, preceduta da tre giorni di preghiera. Il 13 aprile viene confermata l'elezione di Ignazio, che dopo sei giorni accetta. Il 22 aprile Ignazio e i suoi sei compagni vanno in pellegrinaggio alle sette chiese di Roma, e fanno la professione religiosa nella basilica di S. Paolo fuori le Mura.

1548 - Paolo III approva il testo degli Esercizi Spirituali.

1549 - Ignazio per la prima volta parla del progetto di fondare il Collegio Romano. La malattia gli impedisce di scrivere e di occuparsi dei catecumeni di Roma.

1550 - Il 21 giugno il decreto Exposcit debitum di papa Giulio III, conferma la Compagnia di Gesù.

1551 - Ignazio tenta invano di dare le dimissioni da Preposito generale. Viene inaugurato il Collegio Romano, per il quale redige le prime Regulae.

1552 - Ignazio si oppone decisamente alla fusione della Compagnia di Gesù con altre congregazioni religiose già esistenti.

1553 - Dietro la pressione dei suoi compagni inizia a dettare le sue memorie, comunemente designate come Autobiografia.

1556 - Si aggravano le condizioni di salute di Ignazio, che si ritira prima in una casa sull'Aventino, poi rientra nella casa situata vicino alla cappella di Santa Maria della Strada (incorporata nell'attuale Chiesa del Gesù di Roma), dove muore il 31 luglio.

1609 - Paolo V proclama Ignazio beato.

1622 - Nella basilica di San Pietro, Gregorio XV proclama santo Ignazio di Loyola.

 

 

 

 

 

 

 

 

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