Chi non è credente, naturalmente, dà poco o nessun valore alla preghiera. In qualità di sacerdote potrebbe spiegare quanto vale la preghiera e a cosa serve pregare?
Questa è una domanda che richiederebbe non una pagina ma un intero trattato di teologia e di spiritualità. Ma in questo contesto ovviamente è meglio privilegiare sintesi e semplicità. Molte persone purtroppo - chissà perché? - quando pensano alle cose di Dio fanno degli incredibili sforzi di fantasia improvvisando maldestramente delle speculazioni pseudo-filosofiche. Questo accade perché si ha una visione errata di Dio e si parte spesso da una prospettiva sbagliata.
E invece Dio è così semplice che perfino il più piccolo e limpido dei bambini è terribilmente più complicato di lui. "Dio è amore" dice l'apostolo Giovanni (1Gv 4,16) e quello purissimo dell'amore è l'unico linguaggio che davvero gli si addice: è il linguaggio della verità, l'unico linguaggio giusto.
Come possiamo parlare con lui dunque? Con l'amore ovviamente. Parlare a Dio con amore: ecco la preghiera! Chi non crede in niente non prega perché neppure sa che cosa significhi amare, a meno che con tale verbo non si alluda all'amore falso, sordido e possessivo che il mondo ben conosce. L'amore di Dio invece è puro, è liberante, appassionato e geloso ma non possessivo.
Quanto vale la preghiera?
Quanto valgono i momenti che trascorri con una persona che ami davvero?
Quanto valgono i momenti trascorsi con Dio che è Amore? Infinitamente! Ecco perché nella preghiera tutto diventa possibile!
A cosa serve pregare?
A cosa serve parlare con una persona che si ama davvero?
Non è forse inutile una simile domanda?
Nulla è impossibile a Dio (Lc 1,37).
Tutto è possibile per chi crede (Mc 9,23).
A cosa serve la preghiera?
Serve per tutto!