ODE ALLO SPORT
O Sport, diletto degli dei, essenza di vita, messaggero radioso di età perdute, di quelle età in cui l'umanità sorrideva...
O Sport, tu sei la bellezza!
Tu generi l'armonia, tu ritmi i movimenti, tu dai grazia alla forza...
O Sport, tu sei l'audacia!
Tutto il significato dello sforzo muscolare si riassume in una parola: osare...
O Sport, tu sei l'onore!
I titoli che tu conferisci non hanno alcun valore se sono conquistati altrimenti che nell'assoluta lealtà e nel disinteresse assoluto...
O Sport, tu sei la gioia!
Al tuo richiamo la carne è in festa e gli occhi sorridono...
O Sport, tu sei il progresso!
Per poterti bene servire bisogna che l'uomo si renda migliore nel corpo e nell'anima...
O Sport, tu sei la pace!
Tu stabilisci rapporti sereni fra i popoli avvicinandoli nel culto della forza controllata, organizzata e signora di sé...
Estratto dall'Ode allo Sport di Hohrod ed Eschbach
[pseudonimo con cui il barone Pierre de Coubertin la presentò ai
Concorsi d'Arte delle Olimpiadi di Stoccolma, nel 1912]