Nei primi decenni del secolo XVI, tre Francescani Osservanti italiani - Matteo da Bascio e i fratelli Ludovico e Raffaele Tenaglia da Fossombrone - si trovarono uniti da un medesimo desiderio: vivere la loro vocazione dando maggiore importanza alla contemplazione e all'osservanza pura e fedele della Regola di San Francesco.

L'intenzione iniziale non era tanto quella di fondare un nuovo Ordine religioso, quanto di imitare San Francesco e i suoi primi compagni, presi a modelli di vita. Nel 1528 essi ricevettero l'autorizzazione pontificia per vivere in tale forma la Regola francescana.

Tra le altre cose Papa Clemente VII aveva dato loro facoltà di vestire l'abito francescano con un cappuccio a punta e di portare la barba, simboli questi di povertà, semplicità e austerità.

L'Ordine dei Cappuccini - che all'inizio furono chiamati "Frati Minori della vita eremitica" - deve il suo nome proprio al cappuccio a punta dell'abito. Ancora oggi essi si distinguono dagli altri Frati Minori per questi segni che molti di loro portano.  Matteo da Bascio, Ludovico e Raffaele Tenaglia non furono i soli Francescani del tempo ad avvertire la necessità di una riforma dell'Ordine.

Poco dopo aver ricevuto la bolla papale "Religionis zelus" (del 3 Luglio 1528), molti altri francescani dell'Osservanza iniziarono ad unirsi ai riformati, tra i quali Giovanni da Fano, Bernardino d'Asti e Bernardino Ochino, i quali sarebbero stati le colonne della nuova famiglia francescana.

L'ingresso di questi frati nell'Ordine comportò anche lo sviluppo nel ministero pastorale. Infatti, mentre i primi Cappuccini erano impegnati soprattutto nel lavoro manuale, questi ultimi arrivati diedero grande importanza alla predicazione e agli studi, senza tuttavia indebolire lo spirito di preghiera e l'austerità.

Le due forme di lavoro - manuale e apostolico - coesistono ancora oggi nell'Ordine. La Riforma Cappuccina ebbe un rapido sviluppo numerico: cinquant'anni dopo l'Ordine contava più di 3500 frati. Il 1600 e 1700 sono "i secoli d'oro" della loro espansione. Intorno al 1761 il numero dei Cappuccini raggiunse la vetta di 34.000 unità, sparsi in tutta Europa, nelle Americhe, India e Africa del Nord.

All'inizio del 1999 la statistica riporta quasi 11.000 Frati Cappuccini presenti in 92 paesi del mondo: è il quarto Ordine maschile più numeroso.

In tutta la sua storia, l'Ordine Cappuccino ha avuto molti frati la cui santità è stata riconosciuta anche dalla Chiesa, da San Felice da Cantalice (1517-1587), canonizzato nel 1712, fino a padre Pio da Pietrelcina (1887-1968), recentemente beatificato, e cinque frati tra i 108 martiri di Auschwitz, beatificati da Papa Giovanni Paolo II il 13 Giugno 1999.

In tutto, essi vantano 10 Santi e 25 beati, mentre anche altre cause di canonizzazione sono in corso. I ministeri e servizi dei Frati Cappuccini sono vari e numerosi secondo le situazioni in cui essi stessi si vengono a trovare. Ci sono professori e sarti, consiglieri spirituali e cuochi, predicatori, cappellani, parroci e medici.

Ciò che è più importante però non è quel che fanno ma la maniera in cui lo fanno. Come indica la locuzione "Frati minori", l'intento dei Cappuccini è quello di essere fratelli di tutti senza distinzione alcuna di classe o di persona.

L'affabilità e la disponibilità ad andare là dove sono più richiesti e il loro modo di lavorare e di vivere ha meritato loro l'appellativo di "Frati del popolo".

 

 

 

 

 

 

 

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