Piccola grande Suorina albanese unica speme di chi è disperato vivi il dolore la fame e la sete di chi non ha niente ma tu hai consolato
Dentro la povera tunica bianca quasi scompare il tuo corpo minuto ma la tua forza di fede mai stanca ancora traspare all'estremo saluto
Folle oceaniche dai mille colori seguono il feretro in muto rispetto hanno provato i tuoi grandi valori tutte le fedi, ovunque c'è un ghetto
L'erede di Pietro ti ha stretto sul cuore più grande tra i grandi a te si è inchinato ai più derelitti donavi il tuo amore forte di un'arma che "Lui" ti ha donato
Stringe un rosario la mano deforme morbo e dolore il corpo ha piegato lo spirito indomito invece non dorme sovrasta e protegge chi in te ha sperato. |
Cfr. LUCIANO ROSSO, Pensieri e parole, Aracne Ed., Roma 2002, 49.
Luciano Rosso è nato a Roma il 19 luglio 1958. Si è laureato in Medicina Veterinaria a Perugia nel 1984 coronando un sogno legato al suo amore per la natura.
Appassionato di ricerca scientifica è riuscito a realizzare i suoi interessi nell'Esercito dove ora, in qualità di Ufficiale Superiore, dirige un laboratorio di Microbiologia.
Dopo aver pubblicato alcuni lavori a carattere scientifico scrive, raccogliendo emozioni, alla ricerca di una dimensione emotiva e contemplativa per troppo tempo trascurata.