L'amicizia spirituale
Cos'è l'amicizia? Chi può dirsi amico? Quali sono i tratti distintivi della vera amicizia? L'amicizia è una realtà puramente umana? Oppure... è anche un dono soprannaturale? Su cosa si fonda la vera amicizia? Come vive l'amicizia un cristiano? È importante per la vita?
Queste sono solo alcune delle domande che prima o poi ognuno di noi si pone. Non è facile trovare una risposta. L'esperienza personale è sicuramente preziosa ma il consiglio di un altro può offrirci un aiuto di gran lunga superiore. Soprattutto il consiglio e l'esperienza di chi ha fatto dell'amicizia l'essenza della sua vita.
Aelredo di Rievaulx (biografia), nato ad Hexham nel 1109 e spentosi a Rievaulx (Valleridente) nel 1167 è uno dei più grandi autori ecclesiastici inglesi. Egli riassume in un breve trattato ciò che la Scrittura e l'esperienza umana insegnano sull'amicizia. Aelredo abbandonò la corte di Scozia per la vita religiosa.
Nelle sue opere, lo Speculum charitatis e il De spirituali amicitia, svolge alcuni temi cari a Sant'Agostino. Nel De spirituali amicitia il rapporto fra amici (tipicamente una diade) costituisce una realtà triadica di cui Cristo stesso è il centro e il fine, in una straordinaria esperienza spirituale che non ignora il lato umano del sentimento. Per la sua profondità e per la ricchezza affettiva alcuni autori hanno paragonato Aelredo a san Bernardo. È noto anche come lo storico del re David I di Scozia.
Testo latino
«De Spirituali amicitia» - Aelredus Rievallensis
Testo italiano
L'amicizia spirituale - Aelredo di Rievaulx