Il corpicino del bimbo ha ormai occupato tutto lo spazio.
Ogni giorno si fa più vigoroso e più bello.
Il piccolo non respira nel suo mare, come fanno i pesci; fa respirare tutte le sue cellule con l'ossigeno trasportato dal sangue; ma esercita ugualmente i muscoli respiratori, così come si affina per tutte le funzioni future.
È paffuto, roseo, reagisce sempre più energicamente al disagio, al disturbo.
La sensibilità fisica è molto precoce nella vita prenatale; la suscettibilità del piccino al contatto, al dolore, è stata registrata fin dal primissimo tempo: nessun adulto è proiettato verso l'avvenire quanto un piccolo concepito che è come un esplosivo di vitalità, un concentrato di energia con un incredibile istinto di conservazione.