Questa è la prima, tenera "culla" che la madre prepara alla sua creatura...
Sono i veli della salpinge che, all'accendersi di una vita in lei, d'improvviso si anima e si ammorbidisce: deve cullare e sospingere verso l'utero il prezioso ovulo fecondato.
Ma la salpinge non è sola a occuparsi di lui; un segnale scatta nel corpo materno, ogni particella è come avvisata che un figlio è fra loro: deve essere protetto!
E subito i globuli bianchi, impegnati nella difesa immunitaria, arrestano davanti a lui la loro attività: sebbene addestrati a individuare e rigettare ogni sostanza estranea (cioè con un patrimonio genetico diverso) essi salvano il piccino anche se estraneo.
È un figlio, non c'è cellula nella madre che non lo voglia...